Incensi EquoSolidali Tea
L’uso di bruciare sostanze odorose è noto fin dagli albori dell’umanità: il loro utilizzo è sempre stato legato a pratiche spirituali e, in tempi più recenti, anche a fini terapeutici. In ogni luogo del mondo le popolazioni hanno sviluppato nel tempo una propria conoscenza dei poteri della fumigazione con piante, erbe e resine tipiche della regione di appartenenza, studiandone e sperimentandone il loro potenziale.
Le prime civiltà che ne fecero uso furono quelle del Medio Oriente. Egizi, Sumeri e Babilonesi usavano bruciare durante le cerimonie magiche o religiose le resine degli alberi della famiglia Boswellia, piante che crescono nell’Arabia del Sud e in Somalia. Ma la diffusione dell’incenso è decisamente universale: dall’Estremo Oriente con la religione Buddhista che prevede la rituale combustione di bastoncini di incenso durante le preghiere, fino ad Ovest con le popolazioni native degli Indiani d’America che hanno sempre bruciato vari impasti di resine ed essenze.
L’uso di bruciare incenso si è molto diffuso, in questi ultimi decenni, anche in Italia: accendere un bastoncino di incenso o bruciare delle resine ha infatti influenze positive sulla persona e sull’ambiente. Vengono riconosciuti alla fumigazione mediante incenso effetti stimolanti, calmanti, armonizzanti ed equilibranti, apportatori di un pensiero e di emozioni positive. Gli incensi possono inoltre essere usati per attività più quotidiane come la purificazione di stanze ed ambienti, grazie alla loro funzione antisettica, antibatterica, insetto-repellente e antivirale.
La grande diffusione dell’utilizzo degli incensi ha però portato ad un peggioramento della qualità degli stessi. Dovendo i produttori rispondere ad ogni tipo di richiesta del mercato in tempi rapidi sono stati prodotti e proposti aromi di ogni specie, anche non esistenti in natura o troppo costosi da utilizzare per la fumigazione. La quasi totalità degli incensi è oggi di origine chimica e nella migliore delle ipotesi vengono utilizzati ingredienti ed aromi dichiarati “non tossici” anche se molto spesso però, per questioni di costo e di migliore approccio olfattivo del prodotto, si usano ingredienti rischiosi per la salute quali idrocarburi aromatici (benzina o trielina per disciogliere le sostanze aromatiche sintetiche) o ingredienti che favoriscono una maggiore diffusione dell’aroma nell’ambiente ( la Naftalina, il naftalene ecc.), vernici o coloranti sintetici, profumi chimici utilizzati anche dall’ industria dei saponi e della profumeria, ingredienti aromatizzanti di riconosciuta azione teratogena ( il Nitromusk o Muschio Chetone o Muschio Ambrette), polvere di carbone o mica per aiutare la combustione.
L’utilizzo di tutte queste sostanze fa si che un prodotto antico e di origine naturale si sia trasformato in un potenziale prodotto più o meno tossico. Infatti la combustione di certe sostanze ed ingredienti da luogo a nuove combinazioni e reazioni non controllabili e a loro volta rischiose per la salute.
Da valutare poi, e assoltamente non in secondo piano, il problema etico dello sfruttamento d’opera di bambini e di donne costretti ad arrotolare bastoncini per molte ore al giorno, spesso a contatto con materie prime di bassa qualità, a volte tossiche, con conseguenti problemi di allergie alla pelle e alle vie respiratorie.
Alla luce di tutto ciò una domanda sorge spontanea: dov’è finita quindi la reale funzione di una pratica utile alla ricerca spirituale se il prodotto stesso ha in sè tutte queste contraddizioni?
Iniziamo a capire come è fatto un incenso e come viene prodotto!
Il bastoncino d’incenso, così come lo conosciamo, si può suddividere in tre parti:
-bastoncino di bamboo essicato con funzione di supporto della base e di combustione;
-base, o masala, costituita da un impasto di polveri di origine vegetale con funzione coesiva, combustiva e blandamente aromatica;
-oli essenziali aromatici.
La preparazione dell’incenso moderno è un processo abbastanza semplice: una base comune, formata da una miscela di polveri ricavata dalla macinazione di cortecce di piante tropicali, da legni vari ed addizionata da polvere di carbone vegetale, viene impastata con acqua e quindi arrotolata al bastoncino di bamboo ed poi lasciata essiccare per il tempo necessario. Il bastoncino di incenso viene poi immerso nella miscela di oli profumati per essere aromatizzato ed è proprio in queste fasi che possono essere utilizzati prodotti più o meno naturali!
Il processo di preparazione dell’incenso Tea è più complesso e richiede accorgimenti particolari. Nella composizione della base vi sono tutte le sostanze vegetali necessarie ad apportare quegli elementi dinamici e terapeutici propri dell’Auyrveda.
Ogni tipo di Incenso Tea ha una sua miscelazione particolare poichè proprio nel composto dell’impasto sono presenti la pianta e l’olio essenziale caratterizzante. Sono quindi incensi totalmente naturali preparati con metodi tradizionali e composti solo da Erbe, Fiori, Polveri di Legni Aromatici, Radici, Resine e Olii Essenziali che bruciando diffondono il loro aroma.
Tea ha poi cercato di fare in modo che il prodotto avesse anche una sua valenza etica, un suo valore aggiunto: durante la preparazione degli incensi non viene impiegata manodopera infantile e le operaie non subiscono turni di lavoro troppo massacranti. Gli incensi Tea sono prodotti in India da mani rispettose di donne rispettate e fanno parte di un progetto EquoSolidale!